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Avati, Pupi.

Regista, produttore e sceneggiatore cinematografico italiano. Laureatosi in Scienze politiche all'università di Bologna, si appassionò al jazz, divenendo musicista dilettante. Esordì in ambito cinematografico nel 1970 con la pellicola grottesca Balsamus, l'uomo di Satana, seguita, nel 1975, dal film La mazurka del barone, della santa e del fico fiorone, dai toni favolistici. Ottenuto notevole successo con le parodie dell'horror La casa delle finestre che ridono (1976) - considerato uno dei capisaldi dell'horror italiano - e Tutti defunti... tranne i morti (1977), si fece conoscere dal grande pubblico grazie ai due sceneggiati televisivi Jazz Band (1978) e Cinema!!! (1979), nei quali per la prima volta si rivelò la vena intimista e nostalgica di A. Da allora il regista bolognese diede un'impronta comune ai suoi film: tutti prodotti dalla sua casa di produzione A.M.A Film, essi propongono un cast sempre più caratterizzato (in prima fila Carlo Delle Piane e lo scomparso Nick Novecento), fotografando, tra il rimpianto e la tenerezza, eventi familiari che ci immergono in un mondo di tradizioni e sentimenti. Tra le pellicole più importanti citiamo: Zeder (1983); Una gita scolastica (1983), con cui vinse il Nastro d'Argento per la migliore regia; Noi tre (1984), premio speciale della Giuria al Festival di Venezia; Impiegati (1984); Festa di laurea (1985); Regalo di Natale (1986); Sposi (1987); Storia di ragazzi e di ragazze (1989), con cui ottenne il David di Donatello e il Nastro d'Argento per la migliore regia e sceneggiatura; Bix (1991); Magnificat (1993); L'amico d'infanzia (1994); Dichiarazioni d'amore (1994); L'arcano incantatore (1996); Il testimone dello sposo (1998); La via degli angeli (1999); I cavalieri che fecero l'impresa (2001); Il cuore altrove (2003), con cui vinse il David di Donatello per la miglior regia; La rivincita di Natale (2004); Ma quando arrivano le ragazze? (2005); La seconda notte di nozze (2005), tratto dall'omonimo romanzo del regista, pubblicato nel 2005 (n. Bologna 1938).